Il ristorante “C’era una volta’ comincia la sua attività nel lontano 19 Settembre 1919 con il sig. Cesare Mugnaini, proprietario dell’immobile, non come ristorante ma come rivendita di “generi alimentari e chincaglierie”. Nel 1939 si aggiunge la licenza di “Pubblico esercizio di Bettola e rivendita di articoli per la caccia”. Nell’anno successivo il sig. Mugnaini da in gestione l’attività al sig. Arturo Poneti che mantiene la stessa tipologia di negozio e comincia a dare dei pasti in sporadiche occasioni. Ma una continuità di tale servizio si ha nel dopoguerra essendoci la necessità di dare un pasto economico alle tante persone impegnate nella ricostruzione delle case e delle strade distrutte dal fronte. “ Non c’era un menù a quei tempi”, come racconta Tigellio Poneti figlio di Arturo, “ si dava da mangiare quello che si raccoglieva nell’orto e come carne coniglio, pollo e lesso”. È solo in seguito che il locale comincia ad assumere una parvenza di Trattoria cucinando solo in occasioni particolari o ricorrenze ( la più “sentita” era la giornata dell’apertura della caccia in occasione della quale molti cacciatori fiorentini venivano a cacciare in queste zone e si fermavano a mangiare piatti semplici e genuini e, naturalmente, a vantarsi delle loro prede). E così rimane fino al 1987 anno in cui il Sig. Poneti cede l’attività e il locale diventa Trattoria a tutti gli effetti con il subentro della famiglia Ponticelli. In seguito passerà a Luigi Nesi e Isabella Neerman fino al 2004 quando rilevano l’attività Paolo Pucci e Gaia de Claricini. E comincia la storia dei giorni nostri: Paolo e Gaia hanno voluto dare all’ambiente un’impronta accogliente e familiare dove la sensazione di chi entra è quella di trovarsi a casa propria. I piatti ricercano più la sostanza che fronzoli e decorazioni, e derivano prevalentemente dalla tradizione culinaria Toscana, fatti con prodotti freschi, spesso proprio raccolti il giorno stesso. È possibile infatti trovarci porcini o asparagi selvatici, sott’oli e marmellate fatte in casa, zucchine, fiori di zucca, pomodori e altri prodotti dell’orto di produzione propria, pertanto il menù varia a seconda delle stagioni e di ciò che il mercato o il macellaio offrono di più buono e fresco.